"A Lorenzo, Zaccaria, Nelson, Giorgio, Emily, Beatrice, Alessandro e a quelli che verranno, ora vi racconto qualcosa di vostro nonno..."

Benvenuti, benvenuti tutti a questa mostra di pittura e benvenuti da parte dei dipinti di Marianna.

E’ risaputo che la vita dell’artista, il periodo storico, i movimenti socioculturali e artistici, i colori e le tecniche sono i fondamenti principali da conoscere per capire e leggere un dipinto.

Sono pesi per misurare e collocare opere e artista in uno scenario generale in cui siamo abituati a muoverci e ragionare.
Con Marianna si riparte dalla pittura per comunicare, per dialogare con l’osservatore.
Osservando un quadro di Marianna si avverte subito il desiderio di instaurare un rapporto con l’opera perché sono loro stesse che si rivolgono a noi direttamente , a qualcosa o a qualcuno dentro di noi.

L’autrice non deve sconvolgere, non deve urtare, niente deve essere cercato nei meandri dell’opera, niente è sottointeso.
Semplicemente Marianna crea le sue figure e usa i suoi colori lasciandosi guidare direttamente dall’anima, libera di trasmettere la sua gioia, le sue emozioni.
Scrive, Marianna nei suoi quadri, tutta la sua voglia di vivere, del piacere del sole, della libertà della fantasia, del piacere del cielo, dell’acqua, della luna.
Non c’è niente che deve impressionare.

Marianna si esprime con i suoi quadri, si relaziona e parla; così si rivolge a noi e al bambino che è in ognuno di noi, con i colori e le sue figure ci parla e comunica celebrando la vita e le sue bellezze, non meravigliatevi se sentirete la presenza di qualcun altro mentre osservate: in fondo siamo ancora noi.
Eccolo il movimento a cui appartiene Marianna: basta bruttezze, basta deprimersi, usciamo dalla consuetudine e diamo libero sfogo all’animo e alla fantasia.
Esaltiamo la semplicità perché niente è più armonioso di tutto ciò che è semplice, è substrato, è terreno per l’equilibrio e la felicità.

Sempre più persone aderiscono e appartengono a questo movimento e comunicano tra loro e con tutti noi attraverso l’arte, in ogni sua forma, ripulita da qualunque intercalare e usata per comunicare con me, con noi, con i popoli interi.
Osservare un quadro di Marianna è come prendersi una pausa nella routine dei nostri pensieri; ci si sente risollevati e un po’ più ottimisti, un po’ più allegri e un po’ più bambini. Il concetto è chiaro, quello che ci serve l’abbiamo già, proprio come dicono i suoi quadri, basta guardarsi intorno.

Filippo Maisano

Marianna Wouters nasce a Vimercate (MI), il 13 Agosto 1972, da Lucienne e Roger. Mamma e papà sono fiamminghi ed è papà, pittore fiammingo (www.rogerwouters.com), a trasmettere alla Marianna quel codice, quell’alfabeto che Lei apprende e usa per comunicare attraverso i suoi lavori.
Il suo desiderio di spazio e luce, La porta a spostarsi sempre, dall’Isola d’Elba al Brasile.
Oggi Marianna vive e lavora a Bellusco.




dromen@rogerwouters.com